A'piazzata
Sabato 13 giugno ore 16.00 - Domenica 14 giugno ore 10.30
Piazza grandi Eventi di Scampia, Napoli..........
Sbandarsi e ritrovarsi
Due giorni di musica a Scampia con la partecipazione di bande musicali, che suoneranno nei condomini, parchi, rioni e lotti del quartiere.
Lo spirito del comitato spazio pubblico, nato a Scampia due anni fa e poi esteso e radicato in vari quartieri della città, in collegamento con altre realtà nel resto d’Italia, si anima della necessità del “fare insieme” per riappropriarsi degli spazi pubblici continuamente sottratti alla collettività e al vivere quotidiano. A partire da azioni concrete, il comitato si pone come obiettivo principale la trasformazione e la liberazione degli spazi cittadini e, al posto di progetti calati dall’alto, delle megaopere dispendiose, dei Grandi Eventi sporadici, si propone di realizzare percorsi condivisi con i cittadini, sperimentazioni fatte in economia e con materiali naturali o riciclati, frutto del lavoro quotidiano di singoli, gruppi e associazioni che lavorano e vivono seguendo la medesima direzione.
Lavorare intorno alla ridefinizione del senso e della finalità degli spazi pubblici, indirizzare la propria azione verso la loro “liberazione”, attraverso la creazione di azioni in grado di stabilizzare una presenza in quei luoghi che sono abbandonati o male utilizzati, in modo da trasformarli, nell’immaginario diffuso, in posti fruibili: renderli pensabili – e perciò riconoscibili – come luoghi di aggregazione e di tutti.
Per questo, sono necessarie osservazione, riflessione e pratiche costanti, per individuare azioni e pianificare interventi realizzati in autonomia e/o da sollecitare alla pubblica amministrazione, in grado di creare le condizioni possibili affinché le persone possano vivere la propria città, usufruendo di strade, piazze, luoghi d’incontro trasformati a misura delle esigenze e dei desideri della collettività.
Risulta conseguente il rifiuto totale della logica dei GRANDI EVENTI, - cari alle nostre amministrazioni e alle organizzazioni deputate a fare cultura - in cui le persone sono chiamate a consumare le loro esperienze da semplici spettatori passivi, senza partecipare creativamente alla loro costruzione.
E’ indispensabile raggruppare e stimolare risorse e diversità nei vari territori cittadini e lavorare per la costruzione di un immaginario e di un agire che sia motore di trasformazioni e di esperienze coinvolgenti che possano smuovere le coscienze, perché partono dalle persone stesse.
L’agorà (la piazza) come afferma Zygmunt Bauman, “è lo spazio né privato né pubblico, ma più esattamente privato e pubblico allo stesso tempo. Lo spazio in cui i problemi privati si connettono in modo significativo: vale a dire non per trarre piaceri narcisistici o per sfruttare a fini terapeutici la scena pubblica, ma per cercare strumenti gestiti collettivamente abbastanza efficaci da sollevare gli individui dalla miseria subita privatamente.”