mercoledì 23 giugno 2010

IL GRIDAS NON SI TOCCA


Ingiunzione di sgombero

Appello del GRIDAS diffuso martedì 21 giugno 2010.
[scarica l'appello in pdf]


Cari tutti,
ci troviamo nella condizione di dover rivolgere un appello a tutti voi in sostegno del GRIDAS.


Cos’è il GRIDAS:

Il GRIDAS, gruppo risveglio dal sonno, è un’associazione culturale senza scopi di lucro fondata nel 1981 da Felice Pignataro, Mirella La Magna, Franco Vicario e altre persone riunite dall’intento comune di mettere le proprie capacità artistiche e culturali al servizio del prossimo per un risveglio delle coscienze assopite e per stimolare una partecipazione attiva alla società.

Il GRIDAS opera ininterrottamente da quasi 30 anni a Napoli caratterizzandosi soprattutto per gli oltre 250 murales realizzati in ogni parte d’Italia, ma anche per il Carnevale di quartiere promosso a Scampia e giunto quest’anno alla 28ª edizione, per il supporto creativo e culturale dato a tutte le realtà in lotta per il rispetto dei diritti dei più deboli.

Dal marzo 2004, con la morte di Felice Pignataro, il GRIDAS non ha cessato la sua attività, continuando a promuovere il cineforum gratuito settimanale, il carnevale di quartiere e continuando a rappresentare un punto di riferimento per numerose realtà che operano a Scampia e in altre parti di Napoli, così come in altre periferie d’Italia, e che negli anni sono venute in contatto con Felice, con il GRIDAS e con il nostro percorso di coerenza improntato al rispetto del prossimo.

Da sempre le attività del GRIDAS sono state autofinanziate e abbiamo sempre rifiutato sponsorizzazioni e patrocinii di ogni tipo per mantenere la nostra coerenza e libertà di azione.


La sede del GRIDAS:

La sede del GRIDAS è stata da subito stabilita nei locali abbandonati del centro sociale del Rione Monte Rosa, all’Ina Casa di Secondigliano, poi divenuto Scampia.

I locali sono di proprietà dell’IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) che, peraltro, non si è mai curato della manutenzione, né delle condizioni degli stessi, questo nemmeno nel 1988, quando un incendio accidentale distrusse il locale al pianterreno con gran parte del nostro materiale, o quando le stanze al piano superiore furono lasciate semidistrutte dai terremotati che vi soggiornavano da sette anni, al momento dell’assegnazione delle case agli stessi.

Felice Pignataro, da solo o con l’aiuto degli altri membri del GRIDAS, ha in più riprese ristrutturato a proprie spese e rese funzionanti intere parti dell’edificio senza che alcuno dell’IACP intervenisse a pretendere alcunché.

La stessa presenza del GRIDAS ha, di fatto, sottratto le stanze occupate all’espandersi della camorra che, come si sa, nel nostro territorio è solita appropriarsi dei luoghi abbandonati.

Inoltre, in più riprese, abbiamo chiesto una “regolarizzazione” della nostra posizione all’IACP senza ricevere alcuna risposta, per anni. Come nella lettera che Felice Pignataro inviò il 16 marzo 1994 al Presidente della Circoscrizione di Scampia, al Sindaco di Napoli, all’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli, alla Commissione Risorse umane del Comune di Napoli e al Presidente dell’IACP in cui chiedeva, tra l’altro, “L’abolizione della considerazione di essere abusivi nella convinzione che abusivo non è chi restituisce all’uso dei cittadini una struttura abbandonata da anni e ritenuta pericolosa per l’incolumità degli stessi, ma piuttosto il potere che per anni espropria i cittadini, per incuria, delle strutture che potrebbero migliorarne la vita”.


Un breve riassunto dei fatti attuali:

In seguito ad accertamenti dei Vigili Urbani, che hanno portato a dei sopralluoghi nell’intero stabile e alla individuazione di tutti gli occupanti, nel 2005 sono partite a cura della Procura della Repubblica di Napoli delle indagini preliminari, conclusesi con il rinvio a giudizio del GRIDAS e di alcuni altri occupanti per il reato di “invasione di edificio pubblico”. Il GRIDAS ha rifiutato la strada del patteggiamento perché andare avanti nel processo (che si terrà a fine dicembre) significa poter raccontare la propria storia e vedere riconosciuta una volta per tutte la propria posizione nell’edificio.

Parallelamente a questo procedimento, abbiamo avuto una visita degli Architetti mandati dall’IACP nella struttura cui è seguita una richiesta di lettera scritta per chiedere (per l’ennesima volta) di regolarizzare la posizione del GRIDAS. Abbiamo puntualmente adempiuto a questa richiesta non ricevendo alcuna risposta dall’IACP.

Su nostra sollecitazione, si è tenuto un incontro informale tra Comune di Napoli, GRIDAS e IACP per cercare di trovare una soluzione possibile a questo paradosso: una realtà attiva per produrre cultura in un territorio martoriato e abbandonato come quello di Scampia che viene messa alla porta dalle istituzioni che dovrebbero ostacolare l’assenza culturale che fa da substrato ottimale per la crescita della cultura camorrista.

Quasi a sorpresa, dunque, ieri mattina (21 giugno 2010) ci è stata notificata un’ingiunzione di sgombero da compiersi entro 15 giorni con diffida dal continuare a occupare i locali con la minaccia di sgombero coatto.


Teniamo a precisare che i locali occupati dal GRIDAS sono interamente dipinti dai murales di Felice Pignataro che noi tentiamo di preservare come meglio possiamo perché non più riproducibili. Per la storia del GRIDAS e per la scomparsa di Felice che rende per noi importantissimi quei locali il GRIDAS non può e non deve a nostro avviso essere separato dai locali che ne sono insieme storia e memoria. Proprio recentemente, a nostre spese, è stato riasfaltato il tetto dell’intero stabile (non solo dei locali da noi occupati) per fermare infiltrazioni d’acqua che minavano la tenuta dei murales e la stabilità dell’edificio, senza che l’IACP intervenisse in alcun modo.


Poiché il GRIDAS non è e non ha mai badato agli interessi di pochi, ci sentiamo “cosa pubblica”.

Facciamo appello quindi a tutti perché accorrano e si mobilitino come meglio possano e come sappiano affinché il GRIDAS resti nel centro sociale di via Monte Rosa 90/b, nell’Ina Casa del rione Scampia (Napoli).


Giovedì 24 giugno 2010 – ore 18:30

convochiamo un’Assemblea Pubblica presso la sede del GRIDAS


per confrontarci sul da farsi con tutti quelli che in questi anni sono passati dal GRIDAS o in qualche modo sono entrati in contatto con noi.


Vi aspettiamo numerosi!


Il GRIDAS.

GRIDAS – Gruppo risveglio dal sonno
Casa delle Culture “Nuvola Rossa”
Via Monte Rosa 90/b, Ina Casa, Scampia, Napoli.
Web: http://www.felicepignataro.org/gridas
e.mail: gridas@felicepignataro.org


ADERISCI all'appello del GRIDAS:

IL GRIDAS NON SI TOCCA!

mercoledì 2 giugno 2010

Gran festa murghera

Sabato 5 Giugno alla Controra
Piazzetta Trinità alla Cesarea, 231- Napoli

Gran Festa Murghera

La Gran festa murguera nasce per sostenere la BandaBaleno, il cui nome fa riferimento ai lampi di colore e di allegria che la banda porta nei vicoli, nelle strade, nelle piazze.
Un gruppo aperto a tutti, che prova ogni martedì nel quartiere Scampia a Napoli per riappropriarsi della città, per fare della musica e della danza strumenti immediati di relazione e condivisione, di denuncia e di critica sociale. L’idea nata nel 2007, durante il carnevale del quartiere di Scampia, promosso dal Gridas (gruppo risveglio dal sonno), continua oggi ad essere sostenuta dal Comitato Spazio Pubblico, una rete di associazioni nata per promuovere riflessioni e azioni sugli spazi pubblici abbandonati.

PROGRAMMA:
16.00 - PARATA MUSICALE
Trampoli e giocoleria itinerante in giro per il centro storico di Napoli
17.00 - MAGO BARBABLE’ E I SUOI AMICI
spettacolo di micromagia e cabaret
17.30 - PROVA A GIOCOLARE!
Laboratorio di giocoleria
19.00 - APERITIVO BALCANICO
a suon di tammurriate, pizziche e murga argentina
20.30 - CENA DAI MILLE COLORI
Specialità balcaniche e nostrane
21.00 MONICA RICCIO
Concerto acustico
Dj Radoblante
E a seguire GRAN FINALE
Suonata collettiva aperta a tutti,
e ancora.... videoproiezioni, performance teatrali e spazi liberi di creazioni artistiche, musica e danza

Partecipare a questa iniziativa significa contribuire concretamente a finanziare il progetto.

Per contatti:
chirom.e.chino@gmail.com
bandabaleno@gmail.com

Come raggiungerci:
visualizza la mappa
Prendere metropolitana di Napoli linea 1
Fermata Salvator Rosa all'uscita tenetevi sul marciapiede sinistro.
Dopo il Vico San Mandato, la traversa successiva e Piazzetta Trinità alla Cesarea.
Troverete una breve scalinata, al termine sulla sinistra troverete la Controra.

lunedì 3 maggio 2010

9 Maggio: Bimbimbici

Domenica 9 maggio 2010 a Scampia–Napoli (partenza ore 10.00 da piazza Giovanni
Paolo II) e in molte altre città d’Italia si terrà la 11° edizione della manifestazione nazionale promossa dalla Federazione Nazionale Amici della Bicicletta: denominata Bimbimbici, per incentivare l’utilizzo della bicicletta quale mezzo di trasporto quotidiano.
L’obiettivo primario è quello di sensibilizzare le istituzioni politiche affi nché ricerchino e mettano in atto soluzioni idonee per rendere la mobilità urbana più sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma anche umano.
Aspettiamo, ragazzi, genitori, nonni, insomma tutti i cittadini che vorranno trascorrere
una giornata all’aria aperta, nel rispetto della sostenibilità ambientale, guadagnando con le loro biciclette gli spazi urbani solitamente riservati al traffi co automobilistico.

Il percorso partirà alle ore 10.00 e si concluderà, approssivamente, intorno alle ore 12,00.
Percorso: Piazza Giovanni Paolo II, Viale della Resistenza, Parco Pubblico di Scampia, Via Ettore Ciccotti, Via del Gran Paradiso, Via Monte Rosa, Via Fratelli Cervi via Bakù, Via Arcangelo Ghisleri, Via Ciccotti, Via Ortese, Via Fava, Viale della Resistenza, Piazza Giovanni Paolo II.

Per qualsiasi informazione: CICLOVERDI – Tel 3316007766 3396705037
cicloverdiposta@libero.it
segreteria@cicloverdi.it
www.cicloverdi.it

L’iniziativa è organizzata con il contributo di: La ciclomoto V. Ferrante Imparato, 198 – Centro Mercato Due Tel/Fax 081 5593438 – 80146 Napoli www.laciclomoto.it

Sul sito www.bimbimbici.it potete trovate tutti i Comuni che hanno aderito alla manifestazione Bimbimbici, con allegati i programmi locali e altre informazioni sugli organizzatori.

mercoledì 10 febbraio 2010

Nessun permesso

Se il privato mangia tutto, è importante difendere e dare forza a strade, piazze, scuole, mezzi di trasporto e a tutti quegli spazi che ancora non sono andati a finire nella casella “privato”. Lo spazio pubblico delle città rimane l’ultimo rifugio di chi non può permettersi altro. Mentre sempre più forti e senza pudore si fanno le pretese di chi vuole fare anche dei luoghi di tutti territorio di colonizzazione, spazi da guadagnare
a sé stessi e al proprio gruppo (industria o associazione che sia). Per chi ha amici o conoscenti migranti tutto questo è ancora più visibile e pesante. Abbiamo occupato il resto del mondo (comprando quote d’inquinamento, prendendo in affitto il lavoro, impiantando industrie, azionando circuiti perversi con la cooperazione internazionale e guerre preventive) e ora ci arrocchiamo sullo spazio che ancora resta pubblico nella
nostra fetta di pianeta, reclamandone la proprietà al gruppo nazionale (o regionale).
Lo stiamo facendo nelle tante “operazioni pulizia” (le leggi antibivacco e gli sgomberi a partire dalle progressiste Firenze e Bologna), nell’immaginario collettivo (con le mille campagne d’odio) e in beni e servizi pubblici essenziali come scuole e ospedali.
I gruppi fi rmatari di questo documento, nelle proprie pratiche quotidiane centrate su spazi pubblici urbani, si uniscono a chi da sempre si batte per i diritti dei migranti perché lo spazio pubblico delle nostre città diventi possibilità anche per chi non è nato italiano.
Liberiamo gli spazi della città!
Via la paura dal potere!
Mai più nessun permesso (di soggiorno) per entrare nello spazio che è di tutti.
Per info e sottoscrizioni
c.spaziopubblico@gmail.com