sabato 26 aprile 2008

Il carnevale di quartiere a Scampìa

Anche quest’anno il GRIDAS ha promosso il carnevale di quartiere a Scampìa. Il corteo di carnevale è arrivato al termine di circa un mese di laboratori creativi per la costruzione di maschere e carri a tema con materiali di risulta e riciclati. Titolo-argomento di quest'anno è stato “ACCORDI e RIFIUTI ovvero INFERNI e PARADISI FISCALI”. L'allusione è ad accordi, intese, inciuci vari che, come ormai è prassi bipartisan, avvengono sulla testa dei cittadini. E poi i rifiuti, 'a munnezza, emergenza eterna, ma anche il coraggio di opporsi di chi si sveglia dalla propria sonnolenza quotidiana e si allea, si accorda, questa volta dal basso, per proporre nuove soluzioni condivise e spesso molto più "semplici" di quelle imposte da chi ha alle spalle loschi interessi personali da mantenere. A "impersonare" questi concetti, nella contrapposizione tra buono e malamente, una enorme lavatrice industriale, 'e panne spuorche se lavano in famiglia, per chi non vuol mostrare fuori la propria munnezza e si camuffa proponendosi sotto mentite spoglie; e uno stendino, per chi non ha nulla da nascondere e le decisioni, le alleanze, le sceglie alla luce del sole perché cerca consenso e fa l'interesse di tutti anziché il proprio.
E poi il mastodontico carro della munnezza, per un problema che non si può più scavalcare...nel senso letterario del termine! Un camion della raccolta dei rifiuti nella nuova versione-carroarmato, a sottolineare la militarizzazione della questione e l'imposizione, ancora una volta, di decisioni non condivise e stabilite a tavolino da pochi "eletti" che nulla hanno da perdere e tanto da guadagnare dall'affare munnezza. Approccio al problema, questo, che si lascia dietro solo una scia di balle (ecoballe?) molto simili alla merda, perché dentro c'è di tutto, ma che potevano essere fonte di ricchezza per chi avesse voluto, più che saputo, utilizzarle: il riciclaggio, il re-impiego dei materiali di scarto, come da anni e anni ci ostiniamo a ripetere e a indicare come unica via alla distruzione totale, potrebbero farci uscire a testa alta da questa eterna emergenza. Allora sull'ecoballa, in precario equilibrio, come precari sono tutti coloro su cui piovono decisioni nefaste, si barcamena uno scarabeo Stercorario, che dalla merda sa trarre sostentamento e che dall'ecoballa saprebbe trarre un enorme profitto, non triturando né incenerendo materiali indifferenziati bensì, a monte, riducendo gli sprechi e poi riutilizzando e riciclando i “rifiuti”.
Non è un caso che la lavatrice alloggia su un cumulo di fustini: prodotti per la pulizia, o meglio, il nascondimento, delle vere facce della medaglia "politica a tolleranza zero" che sono anche allusione alla quantità immane di "imballaggi" e scarti delle produzioni industriali. Sullo stendino, invece, economico e funzionale, perché sfrutta l'interminabile energia solare e non produce scarti, alloggiano a mo' di panni, le bandiere dei vari movimenti dal basso, che si oppongono, con proposte condivise, alle logiche imposte dai potenti di turno.
Movimenti cittadini, quasi sempre nati spontaneamente e che prendono via via consenso proprio per la valenza e la forza delle proprie azioni-proposte: ci sono i movimenti NO TAV (contro l'alta velocità che, come rappresentammo nel 2006, lascia appesi i pendolari), NO DAL MOLIN (che resistono contro la nuova base americana a Vicenza), i vari comitati cittadini per l'acqua pubblica, per un ciclo a rifiuti zero, contro il ritorno al nucleare, ma anche esperienze dal basso che, con l'unione di tanti, riescono a resistere alla logica del profitto: il commercio equo e solidale, il circuito delle produzioni dal basso, le TV di strada e accessibili a tutti (esempio tra tutte la napoletana insu^tv e Arcoiris.tv), noi stessi, il GRIDAS, i disoccupati organizzati e poi i cartelli, gli striscioni delle varie proteste inascoltate ma che hanno la loro forza nella coerenza e perseveranza e che, ci piace pensare, prima o poi la spunteranno! A benedire il tutto, il “nostro” San Ghetto Martire, protettore delle periferie con la sua scia di ex-voto. Immancabile, anche quest'anno, il carro creato dall'associazione "Chi rom e...chi no" che, con 45 ragazzini, nella nuovissima baracca “scola jungla” del Campo Rom di Scampìa, ha preparato un treno di bambini che porta il mondo in salvo, recuperandone le cose buone e lasciando a terra quelle brutte.
Il Maestro Gianni Tarricone, ispirato dal lezzo della munnezza, quest'anno ha dato il meglio di sé con la parodia 2008 che accompagnerà il corteo e già "allieta" le varie proteste per una gestione più razionale della questione rifiuti: «'O paese d''a munnezza» è già in vetta alle classifiche del rione! Estrema sintesi di tutto il problema, cause e soluzioni incluse: della serie dobbiamo fare tutto noi! Ma i Politici dove sono??
E ancora: i sacchetti-volanti degli Scout, ‘e galli ‘ncopp’ ‘a munnezza, il bruco della ludoteca, le maschere dei miti africani del progetto Mammut, la difesa della biodiversità, e tanto altro ancora. Ha chiuso il corteo il consueto falò dove, allegoricamente, sono bruciati i simboli negativi per far trionfare i positivi: in questo caso i movimenti, la gente che si organizza e comincia a proporre soluzioni e a opporsi a anni e anni di soprusi e imposizioni ingiuste e poi il riciclaggio, unica via che ci eviterà di soccombere travolti dalla munnezza che ci circonda (dall'alto e dal basso).
Hanno partecipato al corteo: GRIDAS, Circolo Legambiente “La Gru”, Scuola di Pace, associazione “Chi rom e…chi no”, Centro Territoriale Mammut, Ludoteca “Vulimme pazzia’” di Secondigliano, classi delle scuole del quartiere (5°, 10°, 28° e 58° Circolo, s.m. “Carlo Levi”), l’Agesci-Napoli 14, il Mov. Disoccupati Scampìa, una delegazione della s.m.“Michelangelo” di Bagnoli, le “Sentinelle del territorio” del L. S. Brunelleschi di Afragola, una rappresentanza dei Centri di Cultura Popolare di Caivano e Afragola,….
Il Carnevale di Scampìa è gemellato con il Carnevale del quatriere Pigneto/Prenestino di Roma: il 10° Circo Prenestino: la Malamurga si è sdoppiata per essere anche quest’anno a Scampìa!
Direttamente da Bologna: l’associazione Oltre, la Banda Roncati, il Network Parata ParTot, l’Hard Coro “De Marchi” e l’associazione “Il Camaleonte nel Rusco” sotto forma di imprenditori del Nord che portano al Sud i propri rifiuti tossici. E, ancora, dalle Marche, una rappresentanza della comunità “Casa dei Mattoni” di Monteleone di Fermo (AP).

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