Il Comitato Spazio Pubblico composto dalle diverse anime, decide di avere una funzione: propositiva, di indirizzo e di azione politica e sociale per quanto riguarda le politiche locali e nazionali sugli spazi pubblici e in generale sulla vivibilità pubblica della propria città.
La forza del comitato spazio pubblico, dipende dalla capacità che avranno le singole parti di questo gruppo a convogliare le singole iniziative all’interno dell’azione generale del comitato, trasformando le singole azioni, in obiettivi generali appartenenti ad un gruppo allargato.
Principio fondante del comitato spazio pubblico è mantenere alta l’attenzione su questioni di interesse generale, che riguardano gli spazi pubblici e in generale i luoghi- non luoghi della città di Napoli.
Innanzitutto il comitato parte: 1) dalla definizione di ciò che si percepisce come spazio pubblico, individuando tali luoghi, come quegli spazi che riguardano direttamente o indirettamente la generalità delle persone, anziani/e, adulti/e, giovani e bambini/e, ma che, per ragioni diverse sono sottratti ad un utilizzo legato al vivere quotidiano. 2) Strettamente legata alla possibilità di vivere gli spazi, c’è la necessità per il comitato spazio pubblico di individuare azioni e pianificare interventi realizzati in autonomia e/o sollecitati alla pubblica amministrazione, in grado di creare le condizioni possibili affinché le persone possano vivere la propria città, usufruendo di strade, piazze, luoghi d’incontro creati e trasformati a misura delle esigenze e dei desideri (ce lo si augurerebbe, in questo secondo caso) della collettività.
Da qui, il rifiuto totale della logica dei GRANDI EVENTI, - tanto cari alle nostre amministrazioni e organizzazioni deputate a fare cultura, - in cui le persone sono chiamate a consumare le esperienze, piuttosto che partecipare alla loro costruzione diretta.
Il comitato spazio pubblico è partito inizialmente da Scampia, con l’organizzazione in settembre, delle giornate dal titolo : “OPLA’ FACCIAMOCI SPAZIO” in collaborazione con la parata Par Tot di Bologna, tre giorni di laboratori aperti, spazi informativi, e l’organizzazione di un’ assemblea cittadina in cui riflettere, proporre e costruire a partire da azioni concrete, la trasformazione degli spazi pubblici.
Successivamente l’immediata esigenza, di allargare la condivisione delle pratiche e degli obiettivi che il comitato si era dato, con il resto della città, in novembre, l’ organizzazione al centro sociale Damm (Diego Armando Maradona Montesanto) del quartiere Montesanto, di un incontro pubblico sugli spazi e la loro vivibilità, da cui sono emerse diverse proposte interessanti tra cui, la possibile redazione di un Libro Bianco sugli spazi pubblici, in cui far convergere inchieste sociali e ricerche azioni partecipate, sul tema in questione.
La tematica affrontata dal comitato è di grande interesse generale, per cui sin da subito si è avvertita la possibilità e la necessità di condividere e confrontarsi a livello nazionale con singoli, gruppi, scuole e altro, interessati e necessitati nei loro percorsi di vita a partecipare consapevolmente alla trasformazione degli spazi e delle città, in luoghi ospitali e di possibile vivibilità.
Le azioni organizzate dal comitato spazio pubblico da settembre ‘08 hanno riguardato:
- la manifestazione “Opla’ Facciamo Spazio”in settembre, in collaborazione con la parata Par Tot di Bologna;
- la giornata al campo rom di Scampia, “Oplà la Città in Campo”, con pranzo organizzato da Nino e dalla comunità rom, in occasione della presentazione del mensile Monitor in dicembre;
- la partecipazione allargata di vari gruppi nazionali al Carnevale del Gridas in febbraio;
Prossime azioni in cantiere legate alla trasformazioni dei luoghi :
- una giornata in maggio, il giorno 3/05/08, organizzata all’Auditorium di Scampia, in cui sostenere l’azione della comunità rom di Scampia, diretta alla riflessione e all’individuazione delle forme possibili di partecipazione alla vita politica e sociale della città;
- la costruzione di un campetto di calcio e di un parco giochi didattico, nello spazio vicino alla baracca scola giungla, nel campo rom, del gruppo chi rom e…chi no;
- le azioni legate al centro territoriale mammut per la liberazione/recupero della piazza dei grandi eventi di Scampia.
La forza del comitato spazio pubblico, dipende dalla capacità che avranno le singole parti di questo gruppo a convogliare le singole iniziative all’interno dell’azione generale del comitato, trasformando le singole azioni, in obiettivi generali appartenenti ad un gruppo allargato.
Principio fondante del comitato spazio pubblico è mantenere alta l’attenzione su questioni di interesse generale, che riguardano gli spazi pubblici e in generale i luoghi- non luoghi della città di Napoli.
Innanzitutto il comitato parte: 1) dalla definizione di ciò che si percepisce come spazio pubblico, individuando tali luoghi, come quegli spazi che riguardano direttamente o indirettamente la generalità delle persone, anziani/e, adulti/e, giovani e bambini/e, ma che, per ragioni diverse sono sottratti ad un utilizzo legato al vivere quotidiano. 2) Strettamente legata alla possibilità di vivere gli spazi, c’è la necessità per il comitato spazio pubblico di individuare azioni e pianificare interventi realizzati in autonomia e/o sollecitati alla pubblica amministrazione, in grado di creare le condizioni possibili affinché le persone possano vivere la propria città, usufruendo di strade, piazze, luoghi d’incontro creati e trasformati a misura delle esigenze e dei desideri (ce lo si augurerebbe, in questo secondo caso) della collettività.
Da qui, il rifiuto totale della logica dei GRANDI EVENTI, - tanto cari alle nostre amministrazioni e organizzazioni deputate a fare cultura, - in cui le persone sono chiamate a consumare le esperienze, piuttosto che partecipare alla loro costruzione diretta.
Il comitato spazio pubblico è partito inizialmente da Scampia, con l’organizzazione in settembre, delle giornate dal titolo : “OPLA’ FACCIAMOCI SPAZIO” in collaborazione con la parata Par Tot di Bologna, tre giorni di laboratori aperti, spazi informativi, e l’organizzazione di un’ assemblea cittadina in cui riflettere, proporre e costruire a partire da azioni concrete, la trasformazione degli spazi pubblici.
Successivamente l’immediata esigenza, di allargare la condivisione delle pratiche e degli obiettivi che il comitato si era dato, con il resto della città, in novembre, l’ organizzazione al centro sociale Damm (Diego Armando Maradona Montesanto) del quartiere Montesanto, di un incontro pubblico sugli spazi e la loro vivibilità, da cui sono emerse diverse proposte interessanti tra cui, la possibile redazione di un Libro Bianco sugli spazi pubblici, in cui far convergere inchieste sociali e ricerche azioni partecipate, sul tema in questione.
La tematica affrontata dal comitato è di grande interesse generale, per cui sin da subito si è avvertita la possibilità e la necessità di condividere e confrontarsi a livello nazionale con singoli, gruppi, scuole e altro, interessati e necessitati nei loro percorsi di vita a partecipare consapevolmente alla trasformazione degli spazi e delle città, in luoghi ospitali e di possibile vivibilità.
Le azioni organizzate dal comitato spazio pubblico da settembre ‘08 hanno riguardato:
- la manifestazione “Opla’ Facciamo Spazio”in settembre, in collaborazione con la parata Par Tot di Bologna;
- la giornata al campo rom di Scampia, “Oplà la Città in Campo”, con pranzo organizzato da Nino e dalla comunità rom, in occasione della presentazione del mensile Monitor in dicembre;
- la partecipazione allargata di vari gruppi nazionali al Carnevale del Gridas in febbraio;
Prossime azioni in cantiere legate alla trasformazioni dei luoghi :
- una giornata in maggio, il giorno 3/05/08, organizzata all’Auditorium di Scampia, in cui sostenere l’azione della comunità rom di Scampia, diretta alla riflessione e all’individuazione delle forme possibili di partecipazione alla vita politica e sociale della città;
- la costruzione di un campetto di calcio e di un parco giochi didattico, nello spazio vicino alla baracca scola giungla, nel campo rom, del gruppo chi rom e…chi no;
- le azioni legate al centro territoriale mammut per la liberazione/recupero della piazza dei grandi eventi di Scampia.
Le azioni su cui far convergere le diverse forze e potenzialità comuni, come dall’ultimo incontro del comitato spazio pubblico in marzo, devono porsi come obiettivo la trasformazione dei luoghi in spazi della socialità quotidiana, unitamente alla sollecitazione e alla rivendicazione delle azioni che la pubblica amministrazione ha il dovere di porre in essere. Importante in questo percorso è l’utilizzo di due strumenti fondamentali:
- la comunicazione, come mezzo per raccontare e fare memoria di ciò che accade, per entrare in relazione con le persone;
- la costruzione di azioni trasformative : da qui l’individuazione di 1 o più percorsi di grande impatto evolutivo, in far convergere le azioni collettive ( parco didattico, arredo urbano nella villa comunale, e nella piazza dei grandi eventi ecc…);
- il collegamento delle singole azioni, ad iniziative dimostrative e indicative dei modi e delle azioni collettive possibili.
Napoli, 15 aprile ‘08
- la comunicazione, come mezzo per raccontare e fare memoria di ciò che accade, per entrare in relazione con le persone;
- la costruzione di azioni trasformative : da qui l’individuazione di 1 o più percorsi di grande impatto evolutivo, in far convergere le azioni collettive ( parco didattico, arredo urbano nella villa comunale, e nella piazza dei grandi eventi ecc…);
- il collegamento delle singole azioni, ad iniziative dimostrative e indicative dei modi e delle azioni collettive possibili.
Napoli, 15 aprile ‘08
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